Ormai giunti alla metà dell’anno, possiamo affermare che il 2021 è l’anno giusto più per comprare o per vendere casa? A questa domanda cercheremo di dare una risposta nel corso di questo approfondimento.
Cominciamo con il dire che il 2020, l’annus horribilis per eccellenza per molti settori, non si è chiuso nel peggiore dei modi per il settore immobiliare, che ha comunque tenuto con un calo stimato del 7,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (può sembrare molto, ma considerando le perdite ben superiori riscontrate da altri settori come la ristorazione o l’alberghiero, può definirsi un risultato per certi versi soddisfacente).
Anche questo difficile periodo storico sembra voler confermare quella che è ormai una certezza, ossia l’importanza dell’acquisto della prima casa come principale bene rifugio per molte famiglie italiane, con nuove tendenze e nuovi scenari che il post pandemia ha generato.
Le domande più importanti da porsi sono quindi le seguenti:
- quanto il mercato immobiliare avrà modo (e volontà) di adattarsi a questi nuovi scenari che si stanno venendo a creare?
- quanto converrà, una volta definitivamente accantonato questo periodo di crisi, vendere la propria abitazione o comprarne una nuova?
Cosa tratteremo
2021: un anno interlocutorio ma con segnali incoraggianti
Nonostante i recenti miglioramenti e il periodo relativamente sereno che ci aspetta con i mesi estivi, non possiamo ancora dire di aver definitivamente superato questo difficile periodo, soprattutto considerando la possibilità di nuove chiusure non solo in Italia, ma anche nel resto del mondo.
Questo porta sicuramente incertezze che non possono non ripercuotersi sul mercato immobiliare.
Resta comunque il fatto che l’acquisto della prima casa resta sempre un sogno per molti; si stima, secondo un recente sondaggio di Assofin-Demetra, che quasi la metà degli intervistati è propensa all’acquisto della prima abitazione entro un arco temporale stimabile in 5 anni.
Difatti per numerosi operatori del settore, sembra che questo sia il momento più propenso per l’acquisto di casa, soprattutto alla luce dei numerosi bonus messi in atto dal Governo (dal 110%, senza contare tutti gli altri bonus sulla ristrutturazione della casa, prorogati fino al 31/12/2021).
E in tutto questo vi è la recentissima diffusione degli ultimi dati relativi alla compravendita di immobili da parte dell’Agenzia delle Entrate per il primo trimestre del 2021, con quasi il 38,6% in più di immobili scambiati rispetto allo stesso periodo del 2020 (un saldo positivo di oltre 45.000 edifici).
Numeri importanti, ma che comunque vanno contestualizzati confrontandoli con un quasi totale stop del mercato nel 2020, dovuto allo scoppio della pandemia.
Molto interessanti sono anche i tassi di interesse sui mutui, mai stati così bassi come in questo periodo, e con la tendenza ad avere un ulteriore calo con il prosieguo dell’anno.
Ecco quindi che l’accendere o il richiedere un mutuo per acquistare la prima casa e poterla in seguito ristrutturare, può essere molto vantaggioso.
È anche notizia recente di come nel Recovery Fund siano stati stanziati fondi a favore delle coppie o dei single per l’acquisto della prima casa, se si è under 35.
Tendenze immobiliari nel 2021
Il settore immobiliare, subito dopo il termine del periodo di lockdown della primavera 2020, ha avuto un periodo di fermento, con un deciso aumento delle transazioni nell’autunno (cui non ha fatto seguito un aumento dei prezzi) dovuto soprattutto ad un ripensamento da parte di molte famiglie sulla redistribuzione interna degli spazi della propria abitazione.
Particolare interesse si è dato anche alla presenza di un giardino o di uno spazio vivibile all’esterno, cosa che un po’ si era persa negli ultimi anni e che ora va a discapito di molti condomini, dove non si ha di certo la possibilità di avere un giardino autonomo o di un cortile.
La redistribuzione degli ambienti interni ha richiesto un pensiero diverso rispetto al passato (la combinazione smart working in casa e bambini a lezione in DAD, non può non essere la principale causa di questo nuovo modo di intendere l’appartamento): più spazi = più camere, con la presenza di quella terza o quarta camera che tanto serve adesso.
L’acquisto di una nuova casa ha riguardato sicuramente il ripensare anche la zona nel quale risiedere.
Non è un segreto che in questo periodo le grandi città e i capoluoghi di provincia abbiano riscontrato un calo nelle transazioni immobiliari a discapito di altre zone (vicinanza al mare, contatto con ampi spazi aperti come le campagne, o comunque quartieri più periferici e a misura d’uomo, con la presenza dei servizi di base).
Gli scenari che possiamo vedere per questo 2021, fino almeno al prossimo anno, sembrano essere due:
- una minor convenienza nell’acquisto della casa nelle grandi città, poiché i prezzi delle case non sembrano ancora voler scendere a livelli convenienti;
- maggior convenienza nel voler acquistare casa in periferia, poiché è questa l’area cittadina che ha maggiormente subito il tracollo dei prezzi, se prendiamo soprattutto a riferimento l’ultima decade.
Acquisto di un immobile da ristrutturare: conviene?
Se un tempo, per acquistare la prima casa, non si puntava con favore ad un immobile da ristrutturare, il 2021 risulta aver sdoganato maggiormente questa modalità di acquisto. Soprattutto nelle periferie sembra essere un vantaggioso investimento, se pensiamo al fatto che gran parte del patrimonio immobiliare è vecchio e necessita di una seria riqualificazione sul piano strutturale ed energetico.
Ecco che acquistare una casa da ristrutturare a buon prezzo, e approfittare dei numerosi incentivi fiscali per la loro riqualificazione, potrebbe essere una soluzione ottimale per molte famiglie italiane.
Ma alla luce di tutto questo, conviene davvero acquistare casa nel 2021?
Al netto di chi ritiene che il peggio debba ancora arrivare, ci sono numerosi pareri di settore che fanno volgere verso una visione più ottimistica. La voglia di cambiare casa e il ripensare gli spazi abitativi sarà tale da generare un effetto positivo sul mercato immobiliare.
Va comunque detto che storicamente non esiste il momento migliore in assoluto o quello sconsigliato a priori per puntare sull’acquisto della prima casa, bensì esistono periodi dove cambiano notevolmente le necessità, e quello che stiamo vivendo è sicuramente uno di questi!
In ogni caso le prospettive per i prezzi delle nuove case portano ad un ulteriore piccolo ribassamento almeno per i prossimi mesi, anche se molto dipende dalla zona di analisi (con variazioni significative tra regioni e centri urbani).
Tutto questo fa comunque pensare che quello che stiamo vivendo sia un buon periodo per chi vuole acquistare la prima casa. Inoltre, se possediamo una vecchia abitazione e la vogliamo vendere, con la necessaria liquidità per poterla ristrutturare e rendere appetibile sul mercato, questo è sicuramente un periodo favorevole (grazie all’aumento di domanda importante che si avrà nei prossimi mesi).