La Popillia Japonica è un coleottero verde di piccole dimensioni che proviene dal Giappone. Negli Stati Uniti è decisamente conosciuto per essere il responsabile di una serie di problemi in diverse colture. Di recente questo coleottero è stato importato anche nel nostro Paese, e chiaramente sta iniziando a destare le prime preoccupazioni tra gli agricoltori e i giardinieri italiani, anche a causa della sua particolare capacità di adattarsi molto bene al nostro clima. Nelle prossime righe dunque, vedremo insieme nel dettaglio di cosa si tratta, come sta avvenendo la diffusione nel Nord Italia e tutti i rimedi per contrastarla.

Popillia Japonica: cos’è?

Abbiamo detto che la Popillia Japonica è un piccolo coleottero verde di origini giapponesi. Nelle condizioni climatiche del nostro Paese, il suo ciclo vitale è di circa un anno, mentre l’uscita in stadio adulto si verifica, a seconda della latitudine, tra maggio e giugno. Per schiudere le uova sono necessarie un paio di settimane, e ogni adulto ha la capacità di deporre fino a 40/60 uova per ciclo di vita. Indipendentemente dal suo stadio però, se di larva o adulto, questo parassita è particolarmente dannoso.

Durante la fase larvale infatti, la Popillia Japonica basa prevalentemente la sua alimentazione su radici di piante erbose. Per questo motivo i danni causati alle colture erbacee sono davvero ingenti, soprattutto a tappeti erbosi e prati in generale. Tali danni derivano dal fatto che senza radici il prato sostanzialmente perde la sua capacità di assorbire l’acqua. Le temperature calde fanno il resto, perché l’erba si secca inesorabilmente.

Una volta che l’insetto raggiunge la fase adulta invece, iniziano i problemi per l’agricoltura. Il coleottero infatti, si nutre di moltissime foglie diverse, ma anche di fiori e frutti. A causa del fatto che la Popillia Japonica “pascola” in gruppo, in breve tempo la pianta ospite viene letteralmente divorata. Il comportamento di gruppo così tipico è causato dai feromoni di aggregazione che gli stessi insetti producono, aggiungendo anche le emissioni odorose del fogliame divorato.

La diffusione nel Nord Italia della Popillia Japonica

La Popillia Japonica ha iniziato da qualche tempo la sua diffusione nel Nord Italia, destando non poche preoccupazioni. In queste zone infatti, gli insetti adulti emergono dal terreno intorno al mese di maggio, mentre il picco dell’infestazione si verifica a luglio. In tale periodo, gli insetti si accoppiano iniziando a deporre le uova nel terreno. Le uova si schiudono a settembre, e le larve iniziano a mangiare qualsiasi radice possano trovarsi davanti.

Nel momento in cui le temperature scendono sotto i 10° C, i coleotteri vanno in letargo, per risvegliarsi verso il mese di aprile. Il modo più semplice per risolvere questo problematica è quello di eliminare più adulti possibile. Le trappole sono progettate per questo scopo, ma purtroppo in alcuni casi al posto di fornire una soluzione aggravano ulteriormente la problematica. Questo perché le trappole a feromoni emettono gli stessi odori che gli insetti utilizzano per attirare i propri simili.

Una volta che gli insetti si avvicinano infatti, generalmente percepiscono il dolce odore dello sciroppo presente all’interno della trappola, si intrufolano al suo interno e muoiono annegati. Sfortunatamente però, alcune volte i feromoni sono così potenti che possono favorire l’infestazione. Questo avviene perché dopo un certo numero di insetti uccisi, le trappole ovviamente si saturano. Il feromone però, continua ad attirare nuovi coleotteri anche da distanze considerevoli.

I nuovi arrivati quindi, invece di annegare nello sciroppo, iniziano la loro opera distruttiva mangiando le piante circostanti. Ma non finisce qui, perché a loro volta gli insetti arrivati cominciano a lanciare “richiami” sempre sfruttando il potere dei feromoni. Il risultato finale appare quasi scontato: la situazione a questo punto diventa fuori controllo.

I rimedi per contrastare la Popillia Japonica

Fermo restando che l’eliminazione è di fatto impossibile, esistono comunque dei rimedi che possono contrastare la Popillia Japonica. Il più semplice è quello meccanico, che prevede si possa procedere manualmente alla rimozione degli insetti adulti sfruttando la fase dormiente che avviene nelle ore più fredde del giorno. In secondo luogo è possibile pensare alla rimozione biologica delle larve, che prevede l’utilizzo di Bacillus Popilliae oppure Bacillus Thuringiensis di varietà selezionate.

Per gli insetti adulti si può ricorrere alle trappole ai feromoni di cui abbiamo parlato in precedenza, tenendo sempre presenti le controindicazioni. Infine per contrastare la diffusione del coleottero è possibile ricorrere all’insetticida, dal momento che la stragrande maggioranza dei piretroidi si dimostra efficace.

Un video sulla Popillia Japonica realizzato dagli esperti di Gogoverde.it