L’Ambrosia è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae e in tutto il mondo ne esistono più di trenta specie.
È una pianta perenne e considerata infestante non solo per la facile proliferazione, ma anche per essere causa della rinite allergica e di altre patologie. Nonostante questo, la pianta è sempre stata utilizzata a scopo terapeutico nella medicina popolare sotto forma di infuso. Scopriamone le caratteristiche.
Cosa tratteremo
Caratteristiche dell’ambrosia
L’ambrosia non ha un aspetto appariscente, ma presenta una struttura ricca di rami capace di raggiungere i due metri di altezza. Il fusto è rossastro, peloso e ricco di foglie dalla forma diversa (alcune sono dentate, altre ovali, altre ancora a forma di rombo). Anche l dimensioni variano: dai quattro ai dieci centimetri di lunghezza. Le foglie sono di colore verde nella parte superiore, mentre in quella inferiore sono evidenti dei piccoli peli bianchi.
La pianta dell’ambrosia produce due tipologie di fiori: maschili e femminili. Entrambi i fiori sono abbastanza piccoli e poco appariscenti. Il frutto dell’ambrosia è invece un achenio legnoso che somiglia molto a una corona.
L’ambrosia cresce in prati asciutti e soleggiati, ma essendo molto coriacea è possibile trovarla anche in zone più fredde.
L’appartenenza a una zona piuttosto che a un’altra dà vita a diversi periodi di fioritura. Nell’emisfero Nord la pianta fiorisce da metà agosto fino ai primi freddi. Nell’emisfero Sud è possibile avere una fioritura in diversi periodi dell’anno.
Ambrosia e allergia
L’ambrosia, come molte altre piante, provoca degli effetti e in questo caso non possono essere definiti positivi. La pianta, infatti, produce una gran quantità di polline, ossia forti allergeni per le persone soggette. In caso di allergia, è ritenuta la causa di sintomi come asma, irritazione agli occhi e rinite.
Talvolta, sono stati riscontrati ulteriori reazioni negative all’ambrosia quali congiuntiviti e dermatiti. Generalmente il quadro clinico si aggrava nella seconda metà del mese di agosto fino ai primi freddi.
Per ovviare a questi problemi, in alcune zone dell’Italia sono disposti dei periodi di sfalcio dell’ambrosia, da realizzare con opportuni pesticidi.
Le proprietà dell’ambrosia
Nonostante la forte componente di allergeni nell’ambrosia, in passato la pianta era utilizzata per alcune proprietà benefiche per la cura di alcuni disturbi. Pur ritenendo valide tali proprietà, oggi la pianta non si usa più a scopo sanitario. Infatti, le ricerche scientifiche appurano che gli effetti nocivi sono più dei benefici.
Gli Indiani d’America usavano le foglie d’ambrosia per curare le punture degli insetti e facevano degli infusi per la cura dei disturbi cutanei. Inoltre, gli infusi di foglie d’ambrosia erano utili per alleviare i crampi addominali e i dolori mestruali, per abbassare la febbre, placare il vomito e per curare la stitichezza.
Oggi l’ambrosia è presente in piccola parte in alcuni prodotti omeopatici. In quantità appropriate, possono ridurre i sintomi dell’asma e della febbre da fieno.
I trattamenti a base di ambrosia sono consigliati solo in alcuni casi e sotto indicazione del medico. Sono invece vietati alle donne in gravidanza e ai soggetti sensibili ai pollini.