Tra le rivoluzioni apportate nel mondo dell’edilizia, l’invenzione e introduzione delle tegole marsigliesi rientrano nella lista di quelle più importanti.
Cosa tratteremo
Tegole marsigliesi, cosa sono
Ma perché queste tegole si chiamano Marsigliesi? Per andare a scoprire la loro origine dobbiamo tornare indietro al 25 marzo 1841, quando furono brevettate dai fratelli François – Xavier e Thiébaut – Joseph Gilardoni.
I due fratelli le chiamarono marsigliesi per omaggiare la loro città natale, Marsiglia, e il loro brevetto riscontrò subito un successo inaspettato, cambiando per sempre il mondo delle costruzioni.
Prima della loro invenzione le tegole più utilizzate erano chiamate Coppi, dalla forma allungata e conica. La loro produzione avveniva artigianalmente tramite stampaggio, producendo manualmente un pezzo alla volta.
Grazie all’invenzione delle tegole marsigliesi si inizia a produrle industrialmente, aumentando così la quantità e l’ottimizzazione della produzione. Inoltre, la loro innovazione stava nella possibilità di incastro tra una tegola e l’altra, sia nel lato sinistro che sopra, semplificando di molto la posa. La loro forma allungata e più spessa al centro faceva sì che i muratori che stavano in piedi sul tetto avessero un supporto maggiore. Inoltre, durante il processo di essiccatura, la tegola era meno soggetta a cedimento.
Le tegole marsigliesi hanno quindi definito una rivoluzione nel mondo delle coperture. La loro leggerezza, economicità, sicurezza e facilità di posa han fatto si che diventassero il formato di tegole preferito dai costruttori.
Le tegole marsigliesi oggi
Ai giorni nostri le tegole marsigliesi continuano ad essere le favorite, e grazie all’innovazione tecnologica sono diventate più performanti. Sono stati aggiunti degli strati impermeabilizzanti per renderle maggiormente resistenti agli effetti degli agenti atmosferici.
Nel caso in cui fosse necessario, possono essere richieste delle tegole con particolari colorazioni; andando dalle diverse variazioni cromatiche più classiche come rosso a cuore, rosso, rosso tiziano, testa di moro, nero, grigio, e visconteo, fino a colorazioni cromatiche più particolari. Oppure le versioni stonalizzate e antichizzate, adatte per lavori di restauro su palazzi storici.
Sempre in un’ottica di innovazione, al momento sono presenti sul mercato tegole marsigliesi realizzate in calcestruzzo. Questo nel caso in cui si necessitasse di una resistenza maggiore ai carichi e al gelo. Per esempio in località con climi particolarmente umidi e freddi o con forti sbalzi di temperatura.
Un’altra tipologia è quella delle tegole marsigliesi realizzate in vetro, adatte nel caso in cui si debba illuminare degli ambienti del sottotetto abitabili oppure per la realizzazione di lucernari.
Tegole marsigliesi: dimensioni
Le dimensioni standard delle tegole sono comprese tra i 41x25cm e i 45×26,5cm, con un peso che varia da i 2,5 ai 3,5 kg.
Grazie alla produzione industriale possono essere richiesti formati speciali con dimensioni maggiori e in moltissime aziende di produzione sono disponibili anche nei formati di mezza marsigliese.
Facendo un confronto con i classici coppi, si possono subito notare i vantaggi di usare le tegole marsigliesi. Infatti, per un metro quadrato di copertura in laterizi, circa 14 tegole, il peso si aggira attorno ai 60 kg per una copertura realizzata in cotto, contro i 30 kg delle tegole marsigliesi.
La gamma di tegole marsigliesi comprende anche tutti gli elementi aggiuntivi sia di completamento che di aggiunte funzionali. Tra questi pezzi ci sono i due laterali, sia destro che sinistro che servono per chiudere ai lati la copertura. Poi ci sono i pezzi fermaneve, che sono adatti per le località montane. Infine il camino marsigliese e l’aeratore marsigliese, indicato nella realizzazione di tetti ventilati.
Per una corretta progettazione è bene calcolare minuziosamente la superficie da coprire, così da poter utilizzare il giusto numero di tegole e finire precisi con i due laterali.
Nel caso in cui fosse necessario si possono richiedere delle mezze misure per adattare le tegole alle nostre necessità. Gli unici svantaggi dell’utilizzo di questa tipologia di tegole sono una scarsa adattabilità a superfici di tetti irregolari e la necessità di una pendenza minima elevata, che deve essere minimo 30°.
Tegole marsigliesi: prezzi
Anche in questo caso è subito evidente come l’utilizzo di tegole marsigliesi sia vantaggioso anche in termini di costi rispetto ai coppi. Prendendo sempre come unità di misura un metro quadro di copertura. Se si utilizzano le tegole marsigliesi in laterizio ne servono all’incirca 12/15, un numero molto minore rispetto all’utilizzo dei coppi. Inoltre ogni pezzo viene all’incirca 0,60 euro.
Per quanto riguarda le tegole in calcestruzzo, il prezzo rimane a grandi linee lo stesso, mentre per le tegole in vetro, a causa della loro particolarità, il prezzo è molto più alto sfiorando i 15 euro a pezzo.
Non dimentichiamo che alla spesa del materiale vanno aggiunti i costi di rimozione della copertura esistente e dello strato coibentante. Poi la riapplicazione di questo ultimo strato e di tutta l’orditura in legno che reggerà la nuova copertura. Queste spese ammontano a circa 50/100 euro a metro quadro, se l’intervento riguarda tutti gli strati. Ovviamente risulterà inferiore se si sostituiscono solamente alcune tegole.
Anche i prezzi dei pezzi speciali variano e sono indicativamente:
– tegola porta camino o camino marsigliese, 80 euro/cad.;
– tegola porta antenna, 30 euro/cad.;
– tegola per aerazione, 20 euro/cad.;
– mezze tegole, 2 euro/cad.;
– tegole di colmo e finali, 7euro/cad;
– fermaneve, 9 euro/cad.;
– tegole a passo variabile, 1 euro/cad.
Prima di iniziare un progetto vi consigliamo di valutare diverse opzioni da diversi professionisti, così da confrontare i prezzi e i servizi offerti.