Molti italiani si trovano a dover cambiare casa per le ragioni più svariate. Può capitare di avere un immobile in affitto e di doverlo lasciare a stretto giro, senza dare il sufficiente preavviso al padrone di casa.
Come si può risolvere questa situazione? Trovando un nuovo inquilino che accetti le condizioni contrattuali già sottoscritte e che porti a termine l’accordo.
Tutto questo si chiama subentro del contratto di locazione e, negli ultimi tempi, sta diventando sempre meno raro. Infatti, si tratta di una situazione vantaggiosa per entrambe le parti in causa. Ma come funziona? Quali sono le regole da rispettare? Ecco tutto ciò che c’è da sapere.
Cosa tratteremo
Subentro contratto di locazione: cos’è e quando è concesso
Il subentro nel contratto di locazione è una procedura in cui un nuovo soggetto sostituisce il precedente inquilino. Per poter essere valido necessita di una speciale menzione nell’accordo stipulato tra proprietario e conduttore. In caso contrario, tutto ciò non viene assolutamente consentito dalla legge e si deve procedere diversamente.
Il subentro al conduttore può avvenire per cessione volontaria, cioè, quando un altro inquilino entra nell’immobile coperto da contratto di locazione e procede al pagamento del canone già pattuito in precedenza.
È possibile entrare nel contratto di affitto anche in caso di separazione o divorzio. Ad occuparsi della questione, in questo caso, è il giudice che decide a chi e come assegnare la casa di famiglia all’ex coniuge.
Un altro caso a cui bisogna fare attenzione è il decesso dell’inquilino. Se questo muore nel momento in cui il contratto è ancora in essere, allora gli eredi, secondo i canoni della successione, possono subentrare fino al termine fissato all’interno dell’accordo.
Esistono casi in cui si subentra al posto del proprietario di casa, ad esempio, con la vendita dell’immobile. In tale caso l’inquilino che è parte dell’accordo corrisponderà il canone periodico al nuovo soggetto. Allo stesso modo ciò è valido anche nel caso di decesso, ma subentrano gli eredi e ogni termine concordato con il soggetto defunto resta immutato.
Tale passaggio, esplicitamente regolamentato per legge, non prevede il pagamento di tasse, ma solo dell’imposta di registro. L’importo, di base, è fissato a 67 euro se non vi è un corrispettivo. Mentre se questo c’è è necessario pagare il 2% rispetto a ciò che è stato già pattuito in precedenza, tenendo conto che il minimo è sempre di 67 euro.
Subentro contratto di locazione: come funziona
Per poter subentrare in modo formale nel contratto di affitto bisogna procedere al pagamento della cifra dovuta attraverso un modello F24 da scaricare dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Qui vanno inseriti i dati dell’affittuario uscente e del nuovo, riportati i dati del contratto che sono ricavabili guardando il timbro apposto sull’ultima pagina, quindi, indicare il codice tributo 1502. Nella sezione “tipo” va riportata la lettera F, mentre, in “erario” non serve scrivere nulla. Infine il tutto viene trasmesso all’Agenzia delle Entrate.
L’F24, una volta pagato, va protocollato in sede di Agenzia delle Entrate fisicamente o telematicamente, in seguito viene rilasciata una ricevuta da unire al contratto.
Infine, resta da stilare una scrittura privata tra vecchio e nuovo conduttore, da riprodurre in due copie originali. Ognuna di queste va sottoscritta, affrancata con una marca da bollo pari a 2 euro e datata. Tutti i documenti devono essere sempre conservati nel tempo.