Avere un prato verde è il sogno di tanti, ma non sempre le cose vanno come dovrebbero; è possibile che si vengano a formare delle macchie gialle più o meno estese. Capire quale possa essere la causa dell’ingiallimento del prato è una questione abbastanza ardua, considerato che può dipendere da diversi fattori. L’unico modo è quindi quello di andare per esclusione, ovvero analizzare ogni potenziale causa e vedere se le macchie gialle possano dipendere da ciò. Si suggerisce di partire dalle cause più diffuse, fino ad arrivare a quelle meno probabili. Vediamo quali sono e quali sono i possibili rimedi.
Cosa tratteremo
Errata irrigazione
La causa più comune che sta alla base dell’ingiallimento di zone più o meno distese di un prato è sicuramente legata ad un errato modo di irrigare il prato. Non dare acqua a sufficienza o farlo senza rispettare dei periodi di riposo possono causare l’appassimento dell’erba e un conseguente ingiallimento.
Una corretta irrigazione si esegue fornendo un quantitativo d’acqua pari a 5 litri il mq e rispettando un periodo di riposo di 2 o 3 giorni a seconda delle temperature.
Terreno idrofobo
Talvolta, anche se si annaffia con regolarità, non sempre l’erba riesce ad assorbire il giusto quantitativo d’acqua. Questo capita quando alcune zone del terreno, per la loro particolare struttura e composizione, si presenta idrorepellente, impedendo all’acqua di penetrare.
Questo fenomeno, chiamato comunemente dry spot, può essere facilmente rilevato attraverso delle semplici verifiche sul campo. Basta infatti munirsi di un pluviometro per accertarsi che l’acqua arrivi alla zona interessata; poi analizzare il terreno servendosi di un punteruolo col quale praticare dei fori al terreno. Se questo dovesse risultare molto più compatto e duro rispetto ad altre zone vicine, significa che il terreno è idrofobo.
In questo caso il rimedio è quello di effettuare una sabbiatura nelle zone del prato ingiallite e procedere con la somministrazione di un agente umettante nel periodo primaverile ed estivo.
Malattie
Se innaffiare poco il prato può provocarne l’ingiallimento, la stessa cosa può avvenire se si abbonda con l’irrigazione. Irrigare tutti i giorni o farlo la sera tardi è spesso causa di malattie fungine, questo perché è l’umidità ad attirare microrganismi e favorire lo sviluppo di funghi.
L’unico modo per combattere le malattie fungine è quello di operare sul campo della prevenzione, attraverso una corretta pratica d’irrigazione; anche e soprattutto agendo d’anticipo attraverso delle tecniche in grado di combattere l’insorgere della malattia.
In commercio esistono prodotti naturali di ultima generazione che agiscono su due fronti: l’antagonismo microbico e l’induzione alla resistenza. Il primo consiste nella somministrazioni di prodotti che rilasciano sul prato microrganismi amici in grado di sconfiggere quelli patogeni; il secondo consiste nel dare all’erba una maggiore resistenza contro funghi e batteri dannosi.
Taglio troppo basso
Può sembrare strano, ma accorciare troppo l’erba o farlo con attrezzatura non corretta può comportare lo strappo della pianta, con il conseguente ingiallimento.
Un taglio perfetto richiede l’uso di lame affilate e un taglio che non vada sotto i 5 cm di altezza.
Nel caso in cui si sia andati sotto tale soglia, si consiglia di usare dei prodotti biostimolanti organici in grado di ridare vitalità al prato ed evitare la formazione di macchie gialle.
Urina
Usare il prato come zona in cui far uscire il cane o il gatto per fare i propri bisognini, può alla lunga rivelarsi molto controproducente. L’urina degli animali, per sua natura ricca di ammoniaca, ha infatti la capacità di seccare l’erba rendendola gialla.
L’unico modo per evitare ciò, è quello di impedire che gli animali usino il prato per fare la pipì e, nel caso in cui dovesse accadere, l’unico rimedio è quello di bagnare tanto la zona interessata e trattarla con prodotti biostimolanti a base di acidi umici.
Concimazione
La concimazione è di fondamentale importanza per avere un prato verde tutto l’anno, ma alcuni errori nel praticarla possono portare all’ingiallimento del prato. É quindi necessario concimare il prato con appositi prodotti almeno 3 o 4 volte all’anno, rispettando le dosi indicate. Un fertilizzante troppo concentrato non fa del bene alle piante, al contrario è causa di bruciature e di ingiallimenti. Per questo motivo occorre fare molta attenzione a quanto riportato sulle confezioni dei fertilizzanti; preferire dunque quelli a lenta cessione che evitano il formarsi di bruciature.