Trasformare un balcone in una veranda può rivelarsi un’opportunità molto interessante, un’opportunità che, non a caso, è colta da tantissime persone.
Questa soluzione è peraltro largamente diffusa in Italia: moltissime persone, nella nostra nazione, vivono in condomini in cui gli appartamenti dispongono di balconi, di conseguenza può essere un’ottima idea quella di valorizzare questi spazi in questo modo.
Cosa tratteremo
Come impiegare gli spazi ricreati dalla veranda
La “chiusura” di un balcone può essere in effetti un’ottima prerogativa: avere un balcone “outdoor” può essere molto piacevole, senza dubbio, tuttavia una veranda consente di sfruttare quella metratura in un modo molto più efficace, e ciò è importante soprattutto per le abitazioni più piccole.
Gli esempi sono tantissimi: in una veranda si possono collocare alcuni elementi “di servizio”, come ad esempio una lavatrice, una lavasciuga o elettrodomestici analoghi.
Una veranda può essere il luogo ideale per asciugare in modo naturale i capi lavati, senza doverli esporre all’aria aperta, può essere utilizzata come ripostiglio, o comunque vi si possono collocare mobili destinati a contenere oggetti di ogni tipo, riducendo così gli ingombri nelle stanze, senza trascurare che un ambiente come questo può essere “vissuto” come se fosse un soggiorno, quindi si può attrezzare ad esempio con una scrivania e delle sedie.
La fattibilità del progetto
Ancor prima di far progetti è necessario chiedersi: posso realizzare una veranda sul mio balcone?
La risposta non è scontata: anzitutto, in alcuni casi vi possono essere degli impedimenti tecnici alla realizzazione del progetto, in altri invece devono essere rispettate delle limitazioni di natura condominiale, nel caso in cui si tratti di un appartamento di questo tipo.
Molti condomini, infatti, impediscono ai relativi condòmini di effettuare queste realizzazioni affinché la facciata esterna dell’edificio risulti armoniosa, o comunque queste chiusure possono essere consentite solo presso una facciata dell’edificio.
Rivolgersi all’amministratore condominiale è dunque la soluzione ideale per poter procedere senza alcun tipo di problema.
Solo realizzazioni di qualità
A livello tecnico, la realizzazione della veranda prevede una chiusura dell’ambiente che integri il muro già presente con delle vetrate, le quali devono ovviamente essere sufficientemente robuste e resistenti.
La qualità della fattura è fondamentale in quanto un progetto realizzato in modo grossolano potrebbe comportare varie problematiche, e tra le più frequenti si segnalano gli spifferi, causati appunto da un’installazione non perfetta, il passaggio all’interno di acqua piovana, oppure difetti di chiusura delle aperture previste nella vetrata.
I vetri, ovviamente, devono essere sufficientemente spessi affinché possano garantire livelli sufficienti di coibentazione termica ed acustica, sarebbero del tutto inadatte ad una realizzazione di questo tipo, infatti, le classiche vetrate che vengono adoperate come divisorio interno.
Non ci sono particolari suggerimenti da rivolgere a chi sta pensando di realizzare una veranda, se non quello di affidare il lavoro ad una ditta blasonata e dalle buone referenze: la qualità di una buona realizzazione, infatti, può essere valutata in modo efficace solo dopo anni, ovvero quando la struttura è stata esposta a lungo tempo agli agenti climatici.
Integrare le vetrate con dei serramenti
Per poter meglio fruire dell’ambiente ricreato e per poter così assicurarsi un maggior comfort può inoltre essere utile integrare le vetrate con degli infissi, soprattutto degli infissi che consentano di regolare la luminosità proveniente dall’esterno.
In tale ottica, l’ideale è optare per delle frangisole in alluminio quali quelle proposte da PuntoSicurezzaCasa, dei serramenti sempre molto apprezzati per la loro versatilità e per la loro maneggevolezza i quali sanno rivelarsi molto utili anche nei momenti in cui ci si vuol garantire la dovuta privacy.